Gastronomo Romolo Cacciatori è stato invitato dalla Cantina Tenuta Diavoletto di Bertinoro a partecipare in qualità di esperto somelier alla manifestazione Festa Artusiana 2015 “cultura a Tavola”.
Con la festa Artusiana, Forlimpopoli si trasforma nella capitale del “mangiar bene” per rendere omaggio al suo concittadino più illustre: Pellegrino Artusi; padre indiscusso della cucina italiana “di casa”. Un intreccio irresistibile di suoni, profumi e sapore invade il centro storico nei nove giorni della Festa. Teatro di un inedito dialogo fra gastronomia, cultura ed intrattenimento.
Filo conduttore sono la cucina domestica e le oltre 700 ricette del celebre manuale artusiano ” la scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” lungo le strade , le piazze ed i vicoli di Forlimpopoli rinominati per l’occasione secondo i capitoli del libro.Ma non dimentichiamo “Casa Artusi” museo a lui dedicato ritenuto il più importante luogo Italiano dove si celebra la cucina casalinga, dove un ristorante ripropone le sue ricette durante tutto l’anno, dove si programmano eventi e corsi ad amatori e professionisti sulla cucina tradizionale e dove durante questo periodo si dibattono con professionisti del settore i vari Focus della gastronomia.Ma gli ospiti d’onore non sono i grandi stellati che troviamo in TV, nei propri ristoranti o a magnificare prodotti in qualche spot, ma le “Mariette vestali culinarie” custodi delle antiche tradizioni della cucina Romagnola ed Italiana. Coordinate con passione e professionalità da Verdiana Gordini che ha raccolto l’eredità di Marietta, la domestica, che aiutava Artusi a realizzare le ricette da lui raccolte-
Artusi fu un prototipo di raccoglitore di ricette provenienti dall’intera penisola, proprio nei mormenti in cui l’Italia diventava nazione. Grande fu il merito di avere usata la lingua Italiana per il suo manuale nato per scherzo che poi ha avuto un successo incredibile; un libro che ancora adesso si ristampa anche in altre lingue. Grande differenza fra lui ed il grande Escoffier personaggio coevo , che grande importanza ebbe nella cucina Francese ma che si dedicò principalmente alla cucina della Ristorazione e puntò proprio alla unificazione ed alla normalizzazione dei piatti, portando questo verbo anche all’estero; Artusi si dedicò principalmente alla cucina di ogni giorno delle famiglie Italiane – Ricette proveniente da luoghi diversi d’Italia e quindi con la diversità che ancora adesso contraddistingue la cucina Italiana. Non è detto poi che alcune ricette dell’Artusi non siano state adottate dalla ristorazione-“La cucina è una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma dà anche piacere, perché quelle volte che riuscite o che avete superata una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria”………Offro queste ricette da semplice dilettante, sicuro da non ingannarvi, avendoli provati e riprovato più volte questi piatti da me medesimo; se poi non vi riuscite alla prima, non vi sgomentate, buona volontà ed insistenza vuole essere. E vi garantisco che giungerete a farli e potrete anche migliorarli ,imperocchè io non presumo di avere toccato l’apice della perfezione-Pellegrino Artusi; prefazione del libro “La scienza in cucina…….
Il senso dell’opera di Pellegrino A. potrebbe essere riassunta e racchiusa dalle righe che il poeta Lorenzo Stecchetti gli inviò a proposito della “Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”
Non si vive di solo pane è vero!; ci vuole anche il companatico, e l’arte di renderlo più economico, più sapido, più sano, lo dico e lo sostengo, è vera arte. Riabilitiamo il senso del gusto e non vergogniamoci di soddisfarlo onestamente, ma il meglio che si può, come ella ce ne da i precetti.