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Cantina Ca Rovere- www.Carovere.it
è una interessante Realtà vitivinicola dei Colli Berici con la quale collaboro come consulente nel campo enologico ed enogastronomico- Bollicine di buon anzi grande livello paragonabili ai migliori metodo classico italiano e si fronteggia con i Francesi senza nessun complesso di Inferiorità. Inoltre la presenza del vitigno autoctono Garganega dona alle Bollicine un tono del territorio e crea personalità e sentori molto interessanti e particolari. Ma tutto questo è stato accuratamente descritto da Renato Malaman importante giornalista e gestore del Blog gastronomico Salsa-e-merende repubblica.it- Si può anche trovare di seguito un articolo che pubblico relativo all’abbinamento di alcuni piatti con le Bollicine di Ca Rovere; note che come Relatore Sommelier, metto a disposizione dei lettori, dato che questi suggerimenti i possono tranquillamente essere estesi ad altri “Metodi classici” con le stesse caratteristiche che il Mercato offre-
Romolo Cacciatori
da salsa-e-merende-padova.blogautore.repubblica.it
Le bollicine che non t’aspetti, prodotte in una cantina scavata nella pietra calcarea. Tutto ciò avviene sui Colli Berici, ad Alonte, un borgo di poche anime che sembra il set del Mulino Bianco e che s’affaccia sul versante meridionale dell’acrocoro berico, a due passi da Lonigo. Il più soleggiato dei versanti, quello dal declivio più dolce, dove i vigneti pettinano il paesaggio e dove migliaia di anni fa c’era il mare. Le bollicine le produce Ca’ Rovere, la prima azienda nella zona ad aver creduto nelle potenzialità del metodo Champenois, o metodo classico che dir si voglia. L’azienda agricola Cà Rovere si estende per 30 ettari su queste dolci pendenze, a 150 metri sul livello del mare, e prende il nome dalle grandi piante di quercia che circondano il casale e rendono ancora più fiabesco l’insieme.
Ca’ Rovere è nata soltanto nel 2002, è un’azienda giovane. Ed è la scommessa della famiglia Biasin. Di nonno Bruno e nonna Giuditta, soprattutto. Ma anche dei figli: Ugo (che nel settore alimentare ci lavora da anni, specie nel comparto ittico degli allevamenti a mare di orate e branzini), di Sisto e di Alessia. E poi c’è la terza generazione, che all’azienda vorrebbe aprire qualche orizzonte in più.
Ca’ Rovere fa spumanti. Spumanti di qualità. Li ottiene da uve Chardonnay e dalla umile Garganega che su questi “sassi” sembra acquisire una mineralità più spiccata. La vite, come le querce, ama i luoghi pietrosi: beneficia della capacità del terreno di drenare l’acqua in eccesso. L’esposizione a Sud dei vigneti contribuisce a garantire un microclima caldo e asciutto, favorendo una crescita sana e forte delle piante. I vini di Ca’ Rovere rispecchiano il territorio da cui provengono e si caratterizzano in modo deciso. La linea dedicata alle bollicine, valorizzata (bisogna dirlo) da un packaging riuscito per la chiarezza grafica e i bei colori, è l’orgoglio dei Biasin. Il prodotto per ora viaggia nei canali privilegiati della ristorazione di qualità e delle enoteche. Dopo la raccolta a mano e la pressatura soffice le uve si accingono a trasformarsi in bollicine. La spumantizzazione è una procedura lunga tre anni, con numerosi passaggi a mano. Decisivo la fase di assemblaggio tra delle cuvée tra vini di uve e vigneti diversi, tutti della stessa annata (da cui la denominazione di Millesimati). Dopo la prima fermentazione viene aggiunto il liqueur de tirage per la seconda fermentazione. Quindi i 36 mesi di riposo delle bottiglie nelle grotte e la presa di spuma, prima della sboccatura per eliminare i lieviti ormai esausti e l’aggiunta del liqueur de expedition, una miscela segreta con cui ogni “maison” vinicola conferisce il tocco finale alle proprie bollicine. La prima sboccatura di Ca’ Rovere risale al 1995 (quel vino era prodotto da uve del 1991). Da allora i vari spumanti dell’azienda vicentina caratterizzati da una bella acidità e una struttura significative (nonchè da note olfattive sempre gradevoli) hanno dato molte soddisfazioni alla famiglia Biasin, che oggi è impegnata a far conoscere i propri vini in un panorama più ampio. Per questo Ca’ Rovere ha creato una bella foresteria con sala degustazioni dove al calore del fuoco del camino acceso accoglie i visitatori. Accompagnando i calici di bollicine con salumi e formaggi del territorio. Alonte non è poi così lontano e queste bollicine beriche originali e inattese meritano una gita fuori porta.